Esposizione Nazionale 1861

La prima Esposizione Nazionale Italiana "Esposizione Nazionale di Prodotti Agricoli e Industriali e di Belle Arti" si svolse a Firenze nel 1861 subito dopo la proclamazione del Regno d'Italia.
Con questa mostra si voleva dimostrare i risultati raggiunti dalla nuova nazione nella produzione economica e culturale.
Come sede dell'esposizione fu scelta la stazione Leopolda, prima stazione ferroviaria costruita a Firenze, fuori le mura e vicino a Porta a Prato.

Nella sezione Belle Arti furono esposti quadri, sculture e anche la fotografia.
Attraverso la guida scritta da Yorick, pseudonimo di Piero Coccoluto Ferrigni, "Viaggio intorno all’Esposizione italiana del 1861" si possono ripercorrere le sale di questa mostra e riconoscere molti quadri famosi.

I quadri

 
 Giovanni Costa, Donne sulla spiaggia di Anzio, 1852, Roma Galleria nazionale d'arte moderna

[...] copia di elogi meritati vorremo poter accordare anco alla Campagna romana del signor  Giovanni (Nino) Costa di Roma, se quella maniera di dipingere, quasi a mosaico, ci andasse a sangue poco od assai. Il cielo del signor  Nino Costa pare un padiglione di lana, fatto di ritagli avanzati [...] E di lana sono la terra ed il mare, e gli uomini e gli animali cosicché si può dire che il signor Nino Costa si è creato un mondo suo proprio, un mondo per l’inverno, che a grandi passi vèr noi s’incammina


Telemaco Signorini, Pascoli a Castiglioncello, 1861, Firenze Galleria d'arte moderna di Palazzo Pitti

[...] e finalmente un quadretto del signor Telemaco Signorini, uno de’ nuovi, in cui una contadinella che guarda le sue vacche si fa della mano velo alla faccia contro i raggi del sole, che sferza, non velato da nubi, il campicello di gran turco annesso all’umil capanna. Un maligno lo ha chiamato una frittata, ripiena di vacche in gelatina!

Bernardo Celentano, Il consiglio dei Dieci, 1861, Roma Galleria nazionale d'arte moderna

Un quadro che ha ottenuto universale acclamazione è quello del signor Bernardo Celentano rappresentante il Consiglio dei Dieci il nel Palazzo ducale. Le belle figure dei veneti patrizii staccano pel tono sull’ammirabile fondo del quadro, e tu le diresti vive e parlanti, tanta è la verità degli atteggiamenti, così egregiamente disegnati sono i volti ed i corpi dei membri del temuto consiglio.



Stefano Ussi, La cacciata del Duca d'Atene, 1859-1861, Roma Galleria nazionale d'arte moderna

La Cacciata del duca d'Atene grande e ammiratissimo quadro del professor Cavaliere Stefano Ussi, attira subito lo sguardo del visitatore dalla parte opposta alle porte d'ingresso. Il quadro di Stefano Ussi è l'opera più bella della mostra di Belle Arti. Il palazzo della Signoria è invaso da furia di popolo sollevato, i sassi lanciati dalla folla rabbiosa che sotto le finestre tumultando si aduna, hanno spezzato le vetrate della sala, il duca è stretto dal pericolo e dal tempo a firmare un vergognoso atto di abdicazione [...] Intorno a lui si affollano minacciosi ed in armi i popolani tumultanti. Uno fra essi, ferito col gesto lo sprona a decidere della propria sorte 
Il bozzetto del quadro di Stefano Ussi è conservato a Firenze nella Galleria d'arte moderna di Palazzo Pitti.

Lorenzo Bellucci, Filippo Porciani, 
Lorenzo Marziano, Cristian d’Alfonso